Madre Immacolata, per la quinta volta vengo ai tuoi piedi come Vescovo di Roma, a renderti omaggio a nome di tutti gli abitanti di questa città. Vogliamo ringraziarti per la costante premura con cui accompagni il nostro cammino, il cammino delle famiglie, delle parrocchie, delle comunità religiose; il cammino di quanti ogni giorno, a volte con fatica, attraversano Roma per andare al lavoro; dei malati, degli anziani, di tutti i poveri, di tante persone immigrate qui da terre di guerra e di fame.
Grazie perché, appena rivolgiamo a te un pensiero o
uno sguardo o un’Ave Maria fugace, sempre sentiamo
la tua presenza materna, tenera e forte.
Aiutaci a respingere questi e altri virus con gli
anticorpi che vengono del Vangelo. Fa’ che prendiamo
la buona abitudine di leggere ogni giorno un passo
del Vangelo e, sul tuo esempio, di custodire nel
cuore la Parola, perché, come un buon seme, porti
frutto nella nostra vita.
piccoli e poveri peccatori, ma sempre tuoi figli. E
così di mettere la mano nella tua per lasciarci
ricondurre a Gesù, nostro fratello e salvatore, e al
Padre celeste, che non si stanca mai di aspettarci e
di perdonarci quando ritorniamo a Lui.
Amen. |