{t:IL SIGNORE È IL MIO PASTORE} {st:p. Turoldo} {chords_size: 1} {chords_position: 1} {print_chords:yes} {print_major:yes} {print_minor:yes} {print_seventh:yes} {print_bemol:yes} {print_bass_not_root:yes} {font:Title,Comic Sans MS, 20, 0,true,false} {font:SubTitle,Comic Sans MS, 16, 0,true,false} {font:Lyric,Comic Sans MS, 11, 0,false,false} {font:Chord,Arial, 10, 255,true,true} {font:Comment,Comic Sans MS, 8, 16711680,false,false} {font:Tablature,Courier New, 10, 65280,false,false} {font:Header,Comic Sans MS, 10, 0,true,false} {font:Footer,Comic Sans MS, 10, 0,true,false} {font:Control,MS Sans Serif, 8, 16711680,false,false} {left_margin: 800} {right_margin: 600} {top_margin: 1000} {botton_margin: 1000} {print_orientation: 1} Il Si[A]gnore è il [D]mio pas[A][A4][A]tore: nulla [F#m]manca ad [Bm]ogni at[A]tesa, in ver[C#m]dissimi [D]prati mi [A][A4][A]pasce, mi dis[D]seta a [E]placide [A]acque. È il ristoro dell'anima mia, in sentieri diritti mi guida per amore del Santo suo nome, dietro lui mi sento sicuro. Pur se andassi per valle oscura non avrò a temere alcun male: perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro. Quale mensa per me tu prepari, sotto gli occhi dei miei nemici. E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza. Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino, io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.